Come salvare le piante in estate: giardinaggio d’emergenza

Salvaguardare e proteggere le piante in estate, in caso di assenza prolungata, non è così impossibile come può sembrare:
  • organizzatevi con i vicini di casa (se fidati) o con i parenti: lasciategli un mazzo di chiavi e pregateli di passare ad annaffiare. Al ritorno, ringrazierete con un pensierino tipico del luogo dove siete stati in vacanza;
  • acquistate un irigatore automatico con centralina e programmatelo affinchè innaffi la sera
  • sistemate in vasi all’ombra – o, comunque, nel luogo più riparato dal caldo – in capaci ciotole che riempirete di acqua fino all’orlo (van bene anche le bacinelle di plastica che si usavano per lavare i piatti): una tantum il bagno prolungato non crea troppi danni;
  • munitevi di bottiglie di plastica da 1 litro e mezzo, riempitele fino all’orlo. Annaffiate ben bene i vasi (devono essere zuppi) e infilate in profondità la bottiglia in modo che faccia filtrare lentamente l’acqua;
  • posizionate i vasi uno vicino all’altro, in modo da creare un microclima vantaggioso;
  • ombreggiate un punto del terrazzo utilizzando stoffa o stuoie di paglia e ricoveratevi sotto i vasi.
Al ritorno, non vi fate prendere dall’entusiasmo (o dallo sconforto, se il terrazzo grida aiuto): le piante, anche se vi sembrano belle arzille, hanno comunque patito uno stress non indifferente quindi:
  • annaffiatele dolcemente, con acqua a temperatura ambiente per evitare uno shock termico;
  • togliete le foglie secche e tagliate i rami morti;
  • non abbiate timore di procedere con una drastica potature: aiutate la pianta a concentarsi sui sui rami ancora vitali;
  • se vi sembrano morte, non disperate ancora: provate ad annaffiarle frequentemente ma senza affogarle di acqua: spesso dalle radici rinasce un nuovo germoglio;
  • se nel frattempo hanno prodotto semi, recuperateli, fateli seccare e ripiantateli.
In bocca al lupo!
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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